INTERVISTA A FILIPPO E MATTEO PAOLI DEL DON BOSCO LIVORNO
Matteo e Filippo Paoli “Il basket è la nosta vita.”
Filippo e Matteo Paoli sono due gemelli, amano il basket, il basket vestito del rossoblu del Don Bosco in particolare, amano lo sport, sono anche arbitri di pallanuoto, e, nonostante la giovanissima età, si approcciano alla vita in maniera sempre positiva e con il sorriso sulle labbra, grazie anche agli insegnamenti di quella scuola di vità che è la Pallacanestro Don Bosco.
Conosciamoli meglio, con questa doppia intervista.
Quanto vi piace, e quanto vi divertite a giocare a basket?
Matteo “Rispondere ad una domanda del genere è davvero difficile, me la cavo dicendo che la pallacanestro è il “mio” sport. Questo l’ho capito durante la quarantena, quando il basket mi mancava tantissimo. Tornare a giocarlo assieme ai miei amici mi ha regalato un’emozione unica.”
Filippo “La pallacanestro è la mia vita, quindi è davvero impossibile quantificare quanto mi piaccia questo sport.”
Quali sono le aspettative che avete per questa stagione?
Matteo “Quella principale è di continuare la mia crescita dal punto di vista cestistico, salendo di livello, individualmente, in tutti gli aspetti del gioco. Per quanto riguarda la squadra, salvarci il pirma possibile.”
Filippo “Per quanto concerne la prossima stagione l’obiettivo è cercare di migliorare sotto tutti gli aspetti, dando, sempre e comunque, il 100 % di me stesso in ogni partita ed in ogni allenamento. Quello che otterremo sarà solo e soltanto frutto del duro lavoro quotidiano.”
Avete passione anche per altri sport, quali sono e da dove nasce?
Matteo: “Gioco anche a pallanuoto, altro sport che amo tantissimo; è stato mio padre a trasmettermi questa passione, e lo ringrazio tanto per avermelo fatto conoscere.”
Filippo “Oltre al basket, partico anche la pallanuoto, che gioco fin da quando ero bambino, ed è anch’essa diventata parte essenziale della mia vita.”
Che differenze ci sono tra i due sport?
Matteo “A prima vista sembrano due sport totalmente diversi, ma alla fine sono molto simili, in quanto si tratta di due sport di squadra e “di situazione”. Praticarne uno aiuta a far meglio anche nell’altro.”
Filippo “Sono due sport molto più simili di quanto potrebbe sembrare a prima vista; entrambi sono sport di squadra, entrambi sono sport “di situazione”, entrambi sono caratterizzati da episodi che possono determinare il risultato della partita.”
Oltre a giocarla, siete anche arbitri di basket, qual è la differenza tra questi due aspetti del gioco?
Matteo: “Si tratta di due visioni completamente diverse dello stesso gioco, ma che hanno un aspetto in comune, ed è quello di dover dare sempre il massimo per migliorare il più possibile. Sono due aspetti diversi che però aiutano a comprendere meglio il gioco; da arbitro servono ad interpretare meglio quello che avviene sul parquet, da giocatore le decisioni dell’arbitro, senza scadere in inutili proteste.”
Filippo “Sono due aspetti del gioco che molto si diversificano tra loro; l’arbitro, infatti, può condizionare, in senso positivo e negativo, il risultato di una partita, mentre, da giocatore, il risultato dipende, oltre che dal tuo lavoro, anche dall’attenzione e dal rendimento dei compagni. Di certo arbitrare aiuta a capire i comportamenti dei giocatori, e viceversa.”
Quanto è piacevole, e quanto no, giocare nella stessa squadra con il proprio gemello?
Matteo “Ho sempre giocato con mio fratello fin da piccolo, negli ultimi due anni ci siamo divisi, in questa stagione ci ritroviamo. In generale è uno stimolo continuo, in quanto nessuno dei due vuol mai perdere”
Filippo “Fin da bambino abbiamo giocato assieme, salvo che nell’ultimo biennio, quando le nostre strade si sono parzialmente divise. Adesso torniamo a far parte della stessa squadra, e questo è uno stimolo incredibile e raggiungere risultati positivi regala una maggior soddisfazione, proprio perchè vissuti assieme a Matteo.”
Voi avete un ottimo rendimento scolastico, come fate a contemperare tutti questi impegni con lo studio?
Matteo: “Non è semplice contemperare tutti gli impegni, importantissime sono l’organizzazione e la buona volontà.”
Filippo “La chiave della positiva riuscita di tutte queste attività consiste nell’organizzazione ed anche nell’abitudine a farle. Se si riesce a trovare la giusta organizzazione, non si sente il peso di tante attività.”
Fonte: Don Bosco Livorno